giovedì 30 gennaio 2020

I posti del cuore

PREMESSA
Fin da quando ero ragazzino, ho sempre avuto bisogno di andare in qualche posto, che mi piacesse, che sia vicino, quindi facile da raggiungere in termini di tempo e mezzi. Per pensare. Si, io sono un grande pensatore, anche troppo alle volte: penso su quello che ho da fare, i progetti, le esperienze vissute, insomma, tutto un pò. E non mi è mai riuscito bene di farlo a casa con tutte le distrazioni che mi circondano. Troppa confusione.
Mi ricordo quando da ragazzino andavo con il mitico "ciao" sul S.Michele, ore a guardare il panorama a qualsiasi ora. Non immaginate romanticismo in questa azione, è solo per me cercare un foglio bianco su cui scrivere in un bel nero visibile, le mie sensazioni.
Poi c'è stato il tempo di Marina Julia, Lido di Staranzano, con il mare e la sua calma d' inverno.

LIBRO DI VETTA DEL MONTE COSICI
Da quando la Nicole cammina abbastanza bene, ho cominciato con lei a ritagliarci dei spazi nostri, e l' ho fatto portandola a camminare nella natura: con i bambini, specie quelli piccoli, non è facile fargli apprezzare una semplice camminata, loro guardano il mondo con altri occhi dai nostri, hanno bisogno di altro per divertirsi e stare bene.
Così, tra raccogliere pigne, fare i mazzetti di fiorellini per la mamma, cercare l' orso di Masha, piano piano, lei ha iniziato ad apprezzare anche il solo cammminare e ammirare la natura.





Da brevi camminate in piano, di solito facevamo l' anello di Pietrarossa, siamo passati a fare qualche piccolo dislivello, così, abbiamo conosciuto il monte Cosici. Il sentiero che porta su questo piccolo promontorio del carso isontino, è divertente, e questo ha conquistato l' animo avventuroso di Nicole. Massi da scalare, pietre enormi da saltare, le grotte dell' orso, i numerosi volatili, i mille fiori colorati. Tutto ciò ha fatto si che ad appena due anni la Nicole si faceva 120 metri di dislivello e 3 km di sentiero. Il tutto sempre con il sorriso.





Quella prima volta sul Monte Cosici, siamo stati talmente bene, ci eravamo divertiti così tanto, che da quella volta ci siamo ritornati non so quante, e di solito andava più o meno così...


Così, questo posto è diventato un mio posto del cuore, un pò perchè vedo la Nicole che si diverte un mondo quando andiamo lassù, un pò perchè è un bellissimo posto che regala un panorama sui nostri paesi. E poi si sta di una pace incredibile e s' incontra bella gente.
La "vetta" se così si può chiamare, 112 metri di quota, non è il " bel vedere" sui ruderi della trincea, ma è spostata di qualche metro dopo, sulla continuazione del sentiero. Qui c'è il cartello di vetta...


Così, alla fine del 2019 mi viene in mente un' idea. Costruire la scatola per mettere dentro il libro di vetta, dove ci si può firmare e scrivere del proprio passaggio.
Solo che  volevo crearla da rifiuti. Non volevo andare a comprare materiale, solo cose riciclate.
Così, qualche buona anima mi ha regalato un, penso, lavandino industriale di acciaio e da qui ho cominciato. Ho movimentato il mondo per cercare un agenda da inserire dentro, e questo è in pratica quello che ho fatto e com' è andata...


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