sabato 25 agosto 2012

Anello di Bordaglia

Data: 25-8-2012
Regione e provincia: Friuli-Udine
Località di partenza: Forni avoltri
Località di arrivo: Forni avoltri
Tempo di percorrenza: 9h con soste lunghe e con calma
Chilometri: n.d.
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: estate autunno
Segnaletica: cai ben segnalata
Dislivello in salita: 1000m
Dislivello in discesa: 1000m
Quota massima: 2050m
Accesso stradale: dal centro di Forni avoltri salire per la stradina che porta allo stabilimento della Goccia di carnia


Eccomi di nuovo qui per raccontarvi la bellissima uscita di ieri. Io, Piva e Matteo siamo andati a ripercorrere un anello già fatto l' anno scorso che ci ha lasciato veramente bei ricordi. Ecco per farvi capire meglio di cosa si
tratta



Si tratta di un percorso per nulla difficile, eccetto un attraversamento di ghiaione con notevole pendenza.
Alle 9:00 circa iniziamo il nostro bel giro costeggiando il Rio Bordaglia che ci accompagnerà fino al bivo per le casere





Arriviamo alle casere e un pò di nubi ci sovrastano ma sembrano innoque





Da qui il sentiero, che fin' ora era una stradina forestale, cambia: diventa più divertente, ci son radici da saltare, qualche torrente da passare



Così arriviamo alla casera dove Piva decide che vuole giocare con 2 cavalli...



Da qui scendiamo verso il bellissimo lago di Bordaglia dove sosteremo per il pranzo



Alcune foto durante il pranzo





Proseguiamo verso il passo Giramondo. Il vento si alza e le nubi si addensano







Arrivamo al passo: il vento è fortissimo, troviamo riparo dietro una collinetta dove sostiamo e ci gustiamo il panorama verso l' Austria





Si riparte: da qui facciamo un anello per andar a vedere il panorama più a nord



Il vento è fortissimo...via....verso il ghiaione che ci condurrà al laghetto di quota pascoli





Arriviamo al laghetto ma decidiamo di non sostare per via del mal tempo che sta arrivando





Scendiamo per il canalone erboso fino la casera Sissanis di sopra ( distrutta ) e poi quella di sotto





Eccoci alla casera: qualche goccia pioggia è venuta giu ma niente di troppo. Scattiamo questa foto....



...prendo la fotocamera e dico:"pensa se adesso viene giu il mondo!"...
......nenache finito di dire....

Per fortuna siamo dentro al bosco e siamo un pò riparati dagli alberi.



Percorreremo tutta la forestale fino la macchina sotto l' acqua.



Alle 18:30 circa saremo alla macchina, tutti bagnati ma contenti. Ci cambiamo, asciugo Piva che povera è piomba e finiremo la nostra giornata nel bar di Forni Avoltri a bere una buona birrozza!
Ciau!

martedì 21 agosto 2012

Attraversata del Canin lato italiano

Data: 21-8-2012
Regione e provincia: Friuli-Udine
Località di partenza: Sella Nevea
Località di arrivo: Sella Nevea
Tempo di percorrenza: 9h con soste
Chilometri: n.d.
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Esposto in alcuni tratti, rocce
Periodo consigliato: estate inoltrata causa neve
Segnaletica: cai bollini rossi. Il bivio che scende alla casera Goriuda non è ben segnalato
Dislivello in salita: 1550m complessivi
Dislivello in discesa: 1550m complessivi
Quota massima: 2100m
Accesso stradale: Sella Nevea parcheggio Hotel Canin

Descrizione

La sveglia suona alle 6:30, come sempre Piva corre nel lettone per dare il buongiorno. Mi alzo faccio colazione veloce mi do una lavata, faccio i panini, wurstel ,
acqua, barrette, riempo lo zaino, carico la macchina, saluto la Debora e partiamo. La meta di oggi è Sella Nevea: mi son tracciato un itinerario ad anello che non so
se riuscirò a compiere, un pò per la lunghezza, un pò perchè alcuni sentieri che dovrò percorrere son poco battuti e, a volte, d' inverno vengono distrutti dalla neve,
slavine e smottamenti del terreno. Alle 8:45 son nel parcheggio dell' albergo Canin. Mi preparo e subito guardo la cartina per vedere sul posto dove parte il primo
sentiero 636 che ci condurrà fin sotto la cima del Monte poviz.



Non fà molto caldo, ci son 18 gradi, infatti parto con addosso il pile. Il sentiero parte subito bene come pendenza, ma noi senza fretta, ci gustiamo gli odori di
sottobosco, e l' aria fresca.



Ruderi penso dell' epoca della guerra



Finalmente qualche raggio di sole entra nel bosco cambiando lo scenario che fin adesso era abbastanza spettrale...



A quota 1700 circa il bosco si dirada lasciando spazio a pino mugo, che a volte è talmente fitto da non lasciar spazio nemmeno al sentiero...



Proseguiamo fino ad incontrare una grotta piena d' acqua...



Non molto importante come cosa, ma sulla cartina è segnata, così posso capire la strada già percorsa...



Da qui procederemo verso Sella Prevala. Ora il sentiero diventa molto panoramico, ma proprio molto!



Decido di fermarmi e godermi un pò di relax, oggi non ho ne fretta, ne orari!





Dopo esserci riposati un pò ripartiamo con calma: oggi voglio proprio godermi la natura, la pace, il silenzio, e anche la fatica!



Un paletto indica la presenza di un crepaccio





Dietro di me Il Montasio dov' ero stato 20 giorni fà...



Arrviamo a Sella Prevala e ci sediamo su un costone erboso dove facciamo amicizia con una coppia di trail runner.

Piva cerca ombra sotto la mia gamba....e non pensate male!



Il sentiero fatto fin' ora



Dopo mezzora di pausa ripartiamo verso il rifugio Gilberti in compagnia dei nostri 2 nuovi amici...



Il loro passo è più veloce del mio ma non di molto, così ad ogni loro sosta li raggiungerò.
La conca del Prevala verso la Slovenia...



Il ghiaione che scende al Gilberti...



Sosta al nevaio: che bene che si stava la sopra, sembrava di stare nel frizer!





Ecco il rifugio il lontananza...





Passo sotto il Gilberti, i nostri amici ci salutano, mangeranno qualcosa li e poi scenderanno per la pista da sci.



Ecco il percorso svolto...



Ora puntiamo verso la forcella Bila Pec, dove voglio pranzare. Il caldo si fà sentire, una siesta all' ombra di un grande masso non ce la toglie nessuno!



Il Gilberti ormai in lontananza...



Ripartiamo! La salita alla forcella è bella ripida, ma la fame è tanta, e non molliamo!



Arrivati su cerchiamo ombra dietro la casermetta...



Troviamo un bel posto all' ombra, ci sediamo, e mangiamo, godendo di un panorama pazzesco!



Piva è stanca





Il sentiero fatto



Dopo aver mangiato, bevuto, scroccato fette di prosciutto ai bambini, ripartiamo verso il bivacco Marussich. Qui il sentiero diventa un pò più difficile, ci son dei
passaggi esposti su ghiaioni, quelche roccetta, ma noi
procediamo senza timori.







Il panorama è davvero spettacolare



Stormi di corvi...penso



Arrivamo così al bivacco, dove conosciamo un signore francese che è da un mese in giro in completa autonomia. Parlando con lui riesco a capire che il sentiero
che voglio percorrere per scendere giu fino Sella Nevea da
dove son partito è un pò "difficile". Mi dice che ci son delle rocce da saltare, e pensa che il cane non ce la può fare. Intanto vi metto il percorso svolto così capite
di più anche voi, quali preoccupazioni mi son venuto in quei
momenti.

L' azzuro è quello svolto, il rosa è quello che voglio percorrere



Son le 15 ormai, mi dice che lui è salito di li proprio 3 giorni fà, ci ha messo 2 ore e mezza, ma insiste che il cane non ce la può fare: proprio in quel momento
spunta fuori un camoscio, Piva lo vede, e comincia a saltare sulle
rocce sovrastanti il bivacco seguendolo!





La richiamo preoccupato che non si allontani troppo, e in quello l' amico francese si ricrede e mi dice:" Beh, forse ho avuto più problemi io del tuo cane....salta
tanto!". Così faccio un 2 foto all' interno del bivacco, che devo dire molto accogliente.





Così, cominciamo la discesa, che in effetti è da subito su roccia



Dopo un oretta incontro un uomo, che va verso su: e penso: Benone così magari mi conferma che il sentiero è a posto!
Io:" buongiorno mi scusi, viene da Sella Nevea?"
Lui:"no ho dei campi qui, ma comunque chiedi pure, son 30 anni che bazzico qui!"
Io:"il sentiero che passa per casera Goriuda e poi va fino Sella Nevea è fattibile col cane o ci son tratti attrezzati?"
Lui:" ma tu sei fuori! Li son pareti! che sentiero? C' era un sentiero, ma è stato distrutto!"
Io:"ma un signore francese al bivacco mi diceva che è passato di la 3 giorni fà ed è fattibile!
Lui:" ma no forse intendeva quello che porta giu fino Chiusaforte. Ma dove hai l' auto?"
Io:"a Sella Nevea, ma sulla cartina ci son segnati i sentieri!"
Lui:"ma no, son roba vecchia, tu sei fuori, guarda che non incontrerai nessuno e qui i cellulari non prendono!"
Io:" bom, grazie lo stesso"
Così, alle 16 passate inizio a scendere sto sentiero che, a questo punto. non so se c' è o non c'è! Il francese aveva capito male? Il vecchio parlava a vanvera? Non
lo so, ma un senso di angoscia mi infligge. Penso che se
dovrei trovare ostacoli troppo grandi da passare, dovfrei tornar su fino al bivacco, poi al Gilberti e scendere per la pista. Si, arriverei col buio, per fotruna ho dietro
la frontale...Dopo mezzoretta sento delle voci: son 3
speleo triestini, che mi rassicurano che il sentiero c'è ed è fattibile, ci son solo 3 scalette di legno nuove, di 5 m circa. Chiedo per il cane e mi dicono di andare
tranquillo...Io proseguo un pò titubante per sta storia di ste 3
scalette, ma confido in Piva.



Il sentiero non è poi tanto male e di certo è battuto vista la vegetazione schiacciata. Questo mi rassicura un pò.
Arrivo alla casera Goriuda che son le 17 circa. C'è una coppia che però non sa dirmi come continua il sentiero, loro son venuti su dalla statale che porta fino a
Sella Nevea. Il cartello indica 1.40 ore per Sella Nevea, il
meteo butta male, e forse dovrò tornare tutto indietro col buio...



Son a quota 1400m e il sentiero torna a salire...bu...chissà fra quanto troverò queste scalette?



Saliamo fino a 1700m circa, qualcosa in più, e comincia a piovere e tuonare....bene dai!



Finalemente si comincia a scendere: con lo sguardo cerco dentro al bosco i bollini del sentiero che in effetti non è tanto segnato, ma di certo non si può sbagliare
con Piva che tiene la traccia!



Con un gran sospiro arrivo a Sella Nevea alle 18 circa, senza indugiare entro nel bar dell' albergo Canin dove ho parcheggiato l' auto e ordino una birra da mezzo!
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh che bene!!!



Son distrutto: mi bevo la birra proprio con gusto e soddisfazione! Alla fine il vecchio non sapeva di cosa parlava, e oltre a farmi preoccupare non ha fatto altro. I 3
speleo saranno stati fumati o ubriachi perchè io le 3 scalette non le ho viste!