lunedì 25 dicembre 2017

Rifugio Monte Ferro



Eccoci qui, a distanza di mesi, di nuovo tra i monti alla ricerca di pace e relax. Più che andiamo avanti e meno tempo abbiamo da concedere alle nostre amate escursioni; tra lavoro, famiglia e impegni vari, passano i week end e noi la montagna la guardiamo dalle webcam sognando di essere li.
Non è semplice organizzare un escursione con  bimbi piccoli nella stagione invernale, perchè devi calcolare un pò tutto.
Prima cosa il meteo: non si può pensare, o noi non lo vogliamo fare, di far passare gran parte della giornata alla piccola Nicole al freddo.
Poi c'è la durata: non vogliamo farla stare fuori troppo, nel senso che lei è ferma nello zaino.
Poi la meta: non è che si può arrivare sulla cima di un monte o in una forcella e mangiare un panino sulla neve...lei si congelerebbe e non sarebbe il top dei divertimenti.
Così, mi sono puntato a ricercare bene cosa fare e quando diciamo: la durata non deve essere superiore alle 4-5 orette di zaino, il dislivello non più di 4-500 metri e si deve arrivare in un luogo che sia una vera pausa per lei e per noi. Che sia un rifugio gestito, un bivacco dove poterla far camminare un pò, non cambia, pur che sia libera di camminare e giocare un pò. Questo per noi è molto importante.
Come con Piva è con la Nicole: loro, la loro natura, le loro esigenze prima di tutto, e, in base a questo, si fà quel che si può.
Che bello, questo Natale sarà più "ricco" dello scorso ed ora spiego il perchè: il primo Natale con la Nicole è passato tra una colica e l' altra. Tra un pianto e l' altro aspettavamo la telefonata per l' operazione del mio piede...insomma, l' aria non era di festa, anche se noi, forti e duri come non mai, abbiamo sempre tenuto alto il morale.
Si, questo  Natale ci rifaremo anche dello scorso: per prima cosa abbiamo preso la bambolina della Masha alla Niki e l 'abbiamo nascosta in armadio. Quando la vedrà chissà se la riconoscerà?
Poi abbiamo deciso di andare nella nostra amata Sappada. Si, quel posto ci regala sempre grandi gioie ed emozioni. E ogni volta che torniamo capiamo il perchè non cerchiamo altro..
Siamo partiti il 23 e siamo tornati il 26: abbiamo  camminato, giocato sulla neve, siamo andati a trovare i nostri amici del posto. Insomma, ci siamo divertiti.






E il 24 abbiamo fatto  una bellissima escursione.
Siamo andati al Rifugio Monte Ferro, partendo da borgata Lerpa. Siamo ridiscesi in quel di borgata Bach, compiendo un bellissimo anello.
La sveglia suona....no, la sveglia non la usiamo più, quando ci svegliamo andiamo! Eh si, visto che qui, sarà l' aria di montagna, non lo so, la Nicole dorme bene, noi approfittiamo e ce la prendiamo comoda, molto comoda.
Verso le 8 circa ci alziamo, facciamo colazione, ci  prepariamo e usciamo: scarponi, ghette, bastoncini, zaino, zaino con Niki e per Piva legnetto immancabile....via i si parte!
Proprio sopra casa parte una strada forestale che porta all 'inizio del sentiero per il rifugio.
I raggi del sole ci  scaldano rendendo il freddo della mattina un pò meno rigido, si sta quasi bene e il ritmo della nostra camminata, sempre molto sostenuto, ci fà spogliare di qualche strato già da subito.





Arriviamo al cartello che indica l 'inizio del sentiero per il rifugio, una strada forestale che si inerpica ripida sul monte...


I tratti in ombra, molti, sono molto ghiacciati, pericolosissimo, specie per  la Niki che è nel mio zaino. Una mia mancanza di appoggio e si farebbe molto mala. Quindi si va molto piano, e il più delle volte, in certi punti, andiamo nel bosco per cercare la neve, dove l' affondare da quel grip che sul ghiaccio non c'è. Cos', tra "fuori pista" e passi lenti ma sicuri, passeggiamo in un bellissimo bosco incantato, ovattato dalla neve, che, ogni tanto, regala qualche bel panorama sulla nostra amata vallata...



Quasi arrivati al rifugio, circa 100 metri sotto, vedo Piva che oltre una ripida salita va incontro ad un altro "cagnolino", i due si annusano naso contro naso....ops, non è un cane, è una bellissima volpe!!! In quel che mi accorgo è già tutto finito, la volpe continua la sua strada e Piva la sua...stupendo.



Forse sarà stata fortuna, non lo so. Io la penso così: Piva chissà quante volte ha sentito l' odore della volpe, e forse le avrà già viste e magari noi non ce ne siamo accorti, quindi diciamo la conosceva. La volpe, penso sia stata di "casa" ovvero di quelle che vanno fin in paese e magari qualche umano la nutre. Perchè un incontro così ravvicinato è raro. Molto raro.
Bene, continuiamo la nostra escursione arrivando al mitico rifugio.
Ci accolgono un signore e una signora molto gentili; ci mangiamo una meritata fetta di buon strudel e una birra. Che goduria, il panorama da qui è meraviglioso grazie anche alla giornata di sole...



Nel video sopra postato ho fatto una bella panoramica dal terrazzo del rifugio. Qui credo che sia il posto più bello di tutta la vallata dove apprezzarla con una buona birra. Top!
Così, dopo esserci rifocillati a dovere torniamo a valle ma non per lo stesso sentiero ma per la vecchia pista di sci che ci porterà fino alla borgata Bach...


Da qui torneremo a borgata Lerpa dove soggiorniamo passando le vecchie borgate, splendide in tutte le vesti. In inverno con i tetti imbiancati e i camini fumanti, d' estate con i balconi pieni di fiori rigogliosi.
Una bella mattinata, per un totale di 450 metri circa di dislivello, un 4 orette di camminata tra salita e discesa, tra boschi e panorami che vanno fin oltre la vallata. Proprio di questo parlavo all' inizio del post: con la Nicole ora è proprio questo che ricerco nelle escursioni da fare.Non bisogna strafare ma nel contempo bisogna tornare a casa appagati.
Alla prossima!