venerdì 15 giugno 2018

Il Rifugio Fabiani...una favola in mezzo alle Alpi Carniche


Quest' anno in regione hanno aperto nuovi rifugi alpini, uno tra questi il Fabiani. Situato in una conca a quota 1540m s.l.m., circondato da cime non altissime, 2000, 2100m, offre la possibilità di numerose escursioni, di vario genere. Dalla gita con bimbi in giornata a escursioni ben più lunghe, magari usando lo stesso come base per dormire e mangiare.

Il nostro percorso

Come di consueto, mi metto alla ricerca dei possibili anelli da farsi in loco, calcolo chilometri che saranno da percorrere e il dislivello. Tutto per capire se è realmente fattibile o no.
Trovo un bellissimo anello sul sito ormai che  per noi è un must, SentieriNatura, 9,5km per un dislivello di circa 600 metri.
Beh, non è tanto ma nemmeno poco, la Nicole e il relativo zaino sono circa 15 kg, quindi le gambe faranno un bel lavoro!
La sveglia suona alle 7:00, colazione, ci laviamo, ci vestiamo, prendiamo gli zaini che abbiamo già preparato e li carichiamo in auto. Alle 7:45 partiamo...bravissimi, tutto fila al meglio, compreso il meteo, fantastico!
La strada scorre, Nicole gioca, Piva dorme io e Debora ce la godiamo già!
Arriviamo in quel di Paularo verso le 9 e veniamo bloccati da una gara ciclistica: pazienza, aspettiamo e verso le 10:45 arrviamo al punto di partenza presso la Casera Ramaz,
Zaino in spalla con nicole, legnetto  per super Piva e si parte. La strada forestale sale subito ripida...



,,,e il caldo si fà sentire. Per fortuna le zone di ombra non mancano, molti ruscelli scendono e Piva si fà bagni appena può.
Ripidi tornanti ci fanno salire velocemente di quota, e tra gli alberi i panorami che si aprono sono immensi...



Durante il sentiero incontriamo una coppia di escursionisti e iniziamo a chiacchierare di montagne e sentieri mentre saliamo. Fabrizio e Sabrina risultano essere una piacevole compagnia...


...e insieme, camminiamo lungo il sentiero chiacchierando, mentre Nicole dorme.






Avvistiamo il rifugio ed è proprio come me lo aspettavo....stupendo!




Subito senza esitare ci sediamo tutti insieme ad un tavolo e ordiniamo da bere. Ci sono molti altri escursionisti e questo mi riempie di gioia; la nostra regione è stupenda e merita di essere apprezzata.
Mangiamo dei piatti fantastici e ci godiamo il meritato riposo.
Ce ne stiamo seduti fino le 14:30 circa, poi con la cartina studiamo il rientro e decidiamo per la via alta, quella che passa per Casera Lodin, circa 120 m di quota più su di noi ora.
Ma si dai che il meteo è dalla nostra e sarà un bel giro! Zaini in spalla, salutiamo e partiamo.
La strada forestale sale per poi dare spazio ad un sentiero che si inerpica nei prati fioriti, lasciando spazio a panorami mozzafiato...








Raggiungiamo la casera e capiamo che i sentieri qua su sono poco battuti o, per lo meno, quest' anno siamo tra i primi. L' erba è molto alta e facciamo un pò di fatica a stare sul sentiero.


i 6 della grande avventura!

Subito dopo la casera inizierà un lunghissimo "calvario" per tutti noi. Per prima il sentiero non battuto con erba alta metri, poi...poi circa 2 ore di attraversamento foresta abbattuta da slavine.
Si proprio così, nel filmato capirete meglio, una parte della dorsale del monte è interamente franata con tutti gli alberi il sentiero ecc.
Impossibile restare su una fantomatica traccia, decidiamo di scendere dietro le "orme" di un caprone che se ne stava tranquillo vicino a noi. La discesa risulta molto dura, soprattutto per me e Nicole dietro me. Mi ritornano in mente anni fà, quando andavo in palestra, e per essere più specifico gli "squat"! Si mi ricordo di quegli esercizi che ti facevano bruciare i quadricipiti per giorni dopo.... E' mercoledì sera mentre sto scrivendo e le gambe mi bruciano ancora!
Ma la montagna è anche questo, ti insegna a non mollare, ti insegna che quello che non ti distrugge ti fortifica, ti tempra perchè sei tu ed è lei, non ci sono scappatoie.
Così, piano piano scendiamo insieme al nostro amico caprone...


....fino a raggiungere la strada e le auto. Che gioia per tutti noi è stato quel momento! Eravamo esausti, tutti, compresa Nicole e Piva che sono state super tutte e due. Ci salutiamo e chissà che un domani non ci incontreremo di nuovo su un sentiero.
Alle 19:30 arriviamo a casa,  stanchi ma felici.