venerdì 29 giugno 2012

Monte Krn, monte nero

Data: 29-06-2012
Regione e provincia: Tolmin-Slovenia
Località di partenza: Krn
Località di arrivo: Krn
Tempo di percorrenza: 2.40 ore a salire,3 ore a scendere
Chilometri: n.d.
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: autunno, o giornate fresche. molto esposto al sole
Segnaletica: bollini rossi
Dislivello in salita: 1285
Dislivello in discesa: 1285
Quota massima: 2245
Accesso stradale: Paese di Krn alle pendici del monte

Descrizione

Avevo voglia di mettermi alla prova così questa settimana avevo deciso che sarei andato sul monte krn in Slovenia ( Monte Nero).
Mettermi alla prova perchè? Su cosa?
Beh, semplicemente sulle mie tempistiche di ascesa su di un sentiero con pendenze costati e 1300m di dislivello.
Così questa mattina io e Piva siamo partiti alle 7 circa in direzione Krn, località proprio alle pendici del monte Nero.
Alle 9 in punto partiamo a quota 960m e cominciamo a salire già ben in pendenza tenendo un bel ritmo, mi son prefissato delle tappe per mangiare le barrette e bere a ongi ora...sempre se non muoio prima...ahahah
Il sentiero si presenta così





Passiamo la zone delle malghe tra mucche e cancelli da aprirsi e chiudersi alle spalle





I panorami non mancano ma ce li goderemo bene in cima....via...



Ok son le 10....500 m fatti...barretta beviamo tutti e 2 si riparte!



Tra tornanti per tutta la parete sud del Krn si sale di quota...



Siamo accompagnati per tutta la salita da falchetti...



Ecco in alto il rifugio che sta poco sotto la cima...



Saliamo e raggiungiamo le nuvole...



Bene son le 11, pausa. L' altimetro di ce che ho molltato un pò, solo 400 m in un ora...



Poco prima delle forcella...



Eccoci alla forcella da dove si può vedere tutto il gruppo del Triglav, il lago nero....stupendo, rimango affascinato da quanta bellezza vedo!





Resti della guerra: qui si è combattuto veramente duro, ci son proiettili e resti di ogni genere...



Ecco la nostra cima....dai su!



Sbaglio sentiero e allunghiamo fino al rifugio...



Eccoci in cima, son le 11:40 e son felice! Da qui, se non sarebbe per la foschia di vedrebbe dal veneto all' Istria...









Mangiamo e ci rilassiamo godendoci il panorama che è veramente sutpendo!
Per la discesa prediamo il sentiero che avremmo dovuto fare all' andata, che passa su tutta la crsta fino alla forcella



Ce la prendiamo molto in relax la discesa...





Arriviamo alla forcella e le nubi ci avvolgono...un pò di refrigerio ci stava proprio!



Scendiamo dallo stesso sentiero che siamo saliti ma con panorami zero!









In altre 3 ore siamo giù: apro l' auto che è un forno la sposto all' ombra di un albero e mi cambio.
Piva è sfatta, uso l' ultima bottiglia d' acqua per bagnarla e darle un pò di fresco visto che ci aspetta un ora e mezza d' auto.
Ora son qui davanti al pc a raccontarvi questa mia giornata nata come "sfida" con me stesso.
Conclusioni: il monte Nero è stupendo ma se dovrei risalirci opterei per il versante nord che offre più ombra e cè anche il lago.
Son contento comunue di aver fatto 1285m d+ in 2 ore e 40.

sabato 16 giugno 2012

Lago Volaia, passo della Valentina

Data: 16-06-2012
Regione e provincia: Fiuli-Udine
Località di partenza: rifugio Tolazzi
Località di arrivo: rifugio Tolazzi
Tempo di percorrenza: 9h
Chilometri: 15 circa
Grado di difficoltà: E-EE
Descrizione delle difficoltà: Prima del passo la ferrata è dismessa, il cavo non è ancorato
Periodo consigliato: estate-autunno
Segnaletica: cai 144
Dislivello in salita: 900
Dislivello in discesa: 900
Quota massima: 2238
Accesso stradale: Da forni avoltri seguire la strada per Collina, e poi per il rifugio Tolazzi

Descrizione

Cercando un posto per fare una 2 giorni in tenda, così è nata questa escurione.
Cercavo il classico scenario con lago alpino e un pò di radure pianeggianti, e che non disti troppe ore di auto da casa.
Così guardando le cartine trovo questo lago "Volaia" in territorio austriaco. In internet trovo molte immagini del lago e del M.Coglians che lo sovrasta (2780m).Beh, a questo punto si parte per perlustrare la zona! La sveglia suona alle 6:20 ma non ce la possiamo fare...Piva invece si, ci travolge con salti ed effusioni, così ci alziamo. Facciamo una ricca colazione a base di marmellata fatta in casa, pane intergale e anche una brioche. Piva si mangia ben 10 biscottini, si vede che anche lei sapeva quello che ci aspettava!
Prepariamo gli zaini ( il mio è nuovo! Ferrino Durance 30 con schienale D.n.s.! Eheh, non vedevo l' ora di provarlo! ), e alle 7 e qualcosa si parte,
direzione Forni Avoltri-Collina-rifugio Tolazzi dove c'è un ampio parcheggio. Arriviamo alle 9 circa: il parcheggio seppur grande è già mezzo pieno.
Via, scarponi ai piedi, zaini in spalla....si parte!
Il sentiero 144 nella prima parte è una strada forestale con fondo ghiaioso abbastanza ben battuto, fino quota 1600m circa



L' ombra ragalata dai pini ci fà respirare un aria frizzante, profumi di legna e sottobosco umido ci fanno stare bene.



La temperatura è di 12 gradi e il pile sta bene addosso. Saliamo e di tanto in tanto il panorama si apre verso l' abitato di Collina...



Guardando in alto possiamo già intravedere la forcella dove è situato il lago e sulla destra il massicco del Coglians...



Saliamo per tornanti, tra zone di ombra, zone soleggiate e qualche guadino del Rio Landri...



Si sale, il sentiero comincia a farsi più avventuroso, tra roccette ricche di pino mugo, il sole ormai è spuntato dal Coglians...





Poco prima della forcella ci regaliamo un momento di sosta per far bere Piva e mangiarci una barretta....



Saliamo ancora, quota 1900 circa, le marmotte fischiano sulle rocce, la Debora fà un book fotografico...





Manca ancora poco...



Passiamo il rifugio Lambertenghi Romanin che nasconde il lago ed ecco cosa compare davanti ai nostri occhi!







Il lago è stupendo, le foto non riescono a dare l' idea di quanto grande sia. Ci sediamo vicini alla sponda a contemplare la natura: a mio avviso non
esiste "artista" più bravo. I colori, uniti agli odori, rumori...stupendo!
Tiriamo fuori i panini e facciamo una lunga sosta mentre Piva si diverte a fare l' esibizionista in acqua: gruppi di persone si fermano e la indicano
dicendo:" guarda quel cane come nuota nel lago! Ma non ha freddo?"



Oltre ad essere un super cane alpino, ci è stato detto che potremmo farla diventare cane da soccorso in acqua! Vabbè, Piva è troppa roba!
Dopo un ora di relax, raggiungiamo il rifugio austriaco ( in ristrutturazione) e ammiriamo il gruppo del Monte Volaia...



Saliamo puntando il passo della Valentina: il Coglians sulla destra, queste distese di erba e il cielo tinto di un blu eccezionale...che bene che ci fa
stare tutto ciò!





Anche Piva ammira la natura...





Raggiunta quota 2240m, proseguiamo per il passo della Valentina...





Qui il sentiero è proprio adventure! é una ferrata dismessa ovvero una volta c' era il cavo d' acciao...ora no...









Piva in certi passaggi ce la siamo passata perchè non è ancora uno stambecco: mi ha fatto molto piacere constatare che vede il rischio, capisce
quando deve fermarsi, e soprattutto si fà aiutare senza problemi, anzi, ci salta in braccio, cosa che mi fà veramente piacere: si fida cecamente di
noi...come noi di lei!
Arriviamo al passo della Valentina: in questa forcella l' aria fredda proveniente dal Coglians si incanala dando origine a venti gelidi e fortissimi.
Una coppia di austriaci insieme al loro cane da vita a questa foto...



Erano troppo belli tutti e 3, non potevo non fotografarli!
Non sostiamo molto perchè il vento è davvero forte. Scendiamo per il nevaio fino a raggiungere nuovamente il lago volaia...







Al lago l' orologio segna le 16 circa, entriamo al rifugio Lambertenghi per prendere delle bottigliette d' acqua visto che siamo rimasti veramente a
corto.
Bene, per la discesa al rifugio Tolazzi dove è parcheggiata l' auto faremo lo stesso sentiero con una breve deviazione sul sentiero del Cramars, che
non è nient altro che una scorciatoia per evitare la strada forestale.
Alle 18 siamo in auto, ustionati dal sole, stanchi morti ma felici di questa bellissima giornata!
Alle 19:30 siamo a casa pronti per una buona pizza e 2 belle birrazze!
Conclusione: E' un posto fantastico per fare una 2 giorni in tenda! Nella zona prima del Passo della Valentina ci son radure pianeggianti dove è
possibile piazzare le tende, la quota di 2200m non favorisce il legname per un fuoco, ma vabbè, faremo a meno. Io, Debora e Piva abbiamo già visto
che sarebbe bello partire dalla tenda verso le 4 del mattino per raggiungere una cima poco distante (Rauchkofel 2460m ) per gustarci le luci dell' alba. Non vedo ' ora!
Lo zaino si è comportato benissimo, lo schienale mi piace. Son sempre stato contrario a questi schienali aerati, invece sono una manna d' estate. Finalemente la cintura scarica il peso sulle anche: nulla da togliere ai quuechua che ho, zaini validi, ma non tornerò più indietro. Spendendo qualcosa in più si gode molto di più.