lunedì 30 aprile 2018

Sappada, laghetto di pesca sportiva!

Di nuovo qui, nella nostra amata Sappada, la nostra seconda casa ormai da anni.
Quando siamo qui mi capita di stare sul terrazzo guardando i monti, le selle, le forcelle e penso a quanto abbiamo camminato. Dal Tuglia al Digola, il Peralba, laghi d ' Olbe....
Mamma mia, conosciamo tanti di quei posti qui! Sappada è un paradiso!
Quindi per il 25 aprile siamo qui, ci fermeremo alcuni giorni. Non abbiamo nulla in programma, solo stare in relax.


Il 25 lo passiamo in relax tra mettere in ordine un pò di cose nella casetta e giocare sui prati con Nicole e Piva.
Il 26 ci svegliamo all' alba, il sole illumina già la Terza Grande


Secondo il meteo abbiamo poche ore ore di sole prima che si scateni un vero e proprio alluvione. Dove andiamo?
Bene, andiamo al laghetto di  pesca sportiva, che sarà chiuso, non ci sarà nessuno e quindi ci donerà un gran bel senso di relax e natura incontaminata.
Via allora, scarponi ai piedi, Nicole in zainetto, legnetto per Piva...


Da Borgata Lerpa scendiamo fino la strada principale che taglia la valle in due, poi scendiamo ancora fino al Piave. Da qui percorriamo tutta la strada forestale che porta alla segheria....





Attraversiamo il ponte e in poco tempo, circa 15 minuti arriviamo al laghetto dove facciamo fare 4 passi a Nicole...




Mentre Piva si fa il bagno....


....Nicole corre sui ponti su e giù come una matta....



Dopo ci riposiamo tutti insieme...


Facciamo merenda in questo posto magico, dove d' estate si riempie di gente, di rumore, oggi no. Oggi eravamo solo noi con la nostra voglia di starcene così, soli nella natura con Nicole che ogni giorno fà un' esperienza nuova e ci stupisce in quanto poco tempo cresce, Piva che lei, lei ormai è wild, lei sa. Sa quando sgranocchiarsi un legno, sa quando fare la scema e strapparci una risata, sa quando deve stare "al piede". E noi ci rilassiamo, si finalmente ci riposiamo la mente e il corpo.
Bene, si torna a casa e giusto in tempo. Si perchè poco dopo è arrivato un temporale fortissimo con grandine e fulmini....





sabato 7 aprile 2018

La Val Bartolo


Eccoci qui, davanti al pc per raccontarvi la nostra gita in Val Bartolo.
Avevamo voglia di tornare in questa vallata perchè, quando ci siamo stati anni fà, ci abbiamo lasciato il cuore. Con le sue baite e quel profumo di bosco ci ha affascinato. Molte volte mi è capitato di pensare quanto sia bello passare una notte in questo posto guardando il cielo stellato e chissà che prima o poi...
Partiamo abbastanza presto, ormai i riti della mattina si son consolidati e andiamo via spediti. Gli zaini con il necessario li abbiamo preparati già ieri sera, mancano solo le cibarie.
Si parte, direzione Camporosso!
Da Camporosso percorriamo pochi metri della rotabile che conduce fino la vallata e parcheggiamo in un comodo spiazzo. Scarponi ai piedi, zaino con Nicole in spalla, legnetto per Piva e via, comincia la nostra escursione!




La strada forestale sale con poca pendenza a fianco del torrente Bartolo, e per questo è veramente una gita per ogni età.
All' inizio è un pò "stretta" e "cupa", ma poi si apre in pianori erbosi e in questo periodo le fioriture  di crocus si fanno ammirare.



Ecco il cartello all ' inizio della vallata nella zona delle baite. Da qui la valle si apre.



Alla piccola Nicole facciamo fare anche quattro passi ed è molto felice. Ormai con il suo bastoncino in mano è una vera escursionista anche lei.
Percorriamo tutta la zona delle baite e poi saliremo i due tornanti che ci condurranno fino la Sella Bartolo dove c'è il confine con l' Austria.






Il panorama verso l' Austria è bellissimo anche se non siamo a quota alte, 1175m.
Ma la fame si fà sentire e piano piano torniamo in valle per cercare un posticino dove rifocillarci: non ci mettiamo molto: troviamo una splendida baita, molto rustica con delle panche da sagra e relativo tavolo, esposta a sud, quindi pieno sole...top!
Via si mangia!





Ci facciamo a lungo coccolare dal tepore del sole e dal silenzio che regala questo posto interrotto solamente dai giochi  della Nicole e dal lontano gorgoglio del torrente...magico.
Bene, è giunta ora di ridiscendere e tornare all' auto.






Passiamo le baite e parliamo di quando anni fà eravamo stati qui: non ci ricordavamo in quale baita avevamo fatto pic nic, così le fotografiamo e casa poi vedremo....
FOTO DEL 2012...



Ecco, così abbiamo scoperto la baita e soprattutto che le buone abitudini di vino  e salame le portiamo avanti!

Proseguiamo verso l' auto mentre la Nicole dorme profondmente...russa sulla mia schiena....


ad un tratto Piva si blocca: si ferma e va avanti e indietro come quando cè qualche animale di una certa stazza che "blocca" il sentiero. Ma cosa ci potrà mai essere  lungo una strrada forestale a quote così basse in pieno giorno?






Un camoscio che purtroppo sembra non stava molto bene, camminava male e sembrava anche un pò stordito: alla nostra vista è rimasto quasi fermo, si muoveva piano, noi ci siamo tenuti lontani in modo che non si facesse male ulteriormente e abbiamo continuato la nostra discesa.
Dopo questo strano incontro  siamo praticamente arrivati in auto. Stanchi ma felici, con Nicole che dorme e Piva che sa di "boschetta" torniamo a casa!