giovedì 10 luglio 2014

Anello di Bordaglia

La sveglia squilla presto: siamo sabato 5 luglio, ci aspetta una giornata di lavoro in quel di Ravascletto, con le altre associazioni regionali di cani da ricerca.
La giornata passa nel migliore dei modi: il tempo tiene, i lavori vengono eseguiti alla perfezione, insomma, tutto bene.
Alle 15 circa le esercitazioni finiscono, così, salutiamo tutti e andiamo in direzione Sappada, camping park!
Alle 16 siamo in Stube con due belle birre fresche...ahhhh....ci sta proprio.
Pomeriggio di relax, purtroppo sotto la pioggia.
Dopo una bella cena ce ne andiamo a nanna nella tendina piccola.
La notte non è stata delle migliori: caldo, il rumore delle gocce di pioggia, la sete,  non dormiamo troppo bene.
La mattina ci svegliamo, o per lo meno, ci alziamo, e il sole ci dà il buon giorno...


Colazione, salutiamo e andiamo a Forni Avoltri. Da qui partirà la nostra escursione di oggi.
Saliremo lungo la strada forestale prima, e il sentiero 142 poi, fino al lago Bordaglia. Poi andremo su, quasi al passo Giramondo, dove troveremo il ghiaione della traversata carnica. Alla fine di questo scenderemo per il vallone erboso e torneremo all' auto per la strada forestale.
Questo giro è per me la terza volta, per Piva la seconda, per la Debora la prima...merita sempre, è bellissimo.
Purtroppo il sole che al mattino ci aveva dato il buongiorno, se ne andata dietro un manto di nuvole.




Arriviamo alla chiesetta di Don Bosco...


...da qui parte il sentiero...




Qualche tornante, scolliniamo, arriviamo alla casera Bordaglia di sopra e al lago.




Qui pranzeremo in compagnia di tante persone e della pioggia.
Ripartiamo in direzione passo Giramondo, pensando sul dafarsi: con tutte quelle nuvole nere che girano, non sappiamo se è meglio tornare indietro dalla parte dell' andata, o , proseguire per il nostro anello.
Arriviamo quasi al passo...


E decidiamo di continuare.
Prendiamo il sentiero sul ghiaione..



...alla fine del quale, notiamo una struttura su una cima erbosa li vicino. Cos'è , cosa non è, alla fine decidiamo di andar a vedere.


Niente di che, una scultura in pietra nominata a qualcuno, che non si capisce nemmeno cosa ce scritto...un pò triste.
Per lo meno la salita ha ricompensato con il panorama sul laghetto Pera...


Cominciamo a scendere il vallone erboso a buon passo temendo di prender la pioggia...




Anche qui le abbondanti nevicate di questo inverno hanno lasciato i segni...


Frane ci ostacolano il passaggio.



Un paio di guadi e siamo all' auto....che discesa!
Questa discesa ogni volta mi massacra le gambe e non capisco perchè: son 1000 metri di dislivello, quindi niente di che, mah....bu!
Bene raga, godetevi il video e alla prossima!