domenica 10 agosto 2014

Bivacco Marussich: 2 giorni sul massiccio del Canin

La voglia di mettersi alla prova è sempre stata nel nostro spirito.
Siamo due persone e un cane che cercano sempre di spingersi oltre. Oltre non vuol dire chissà cosa, solo un pò più in là...ogni volta...sempre di più.
Dovevamo da tempo fare una due giorni dormendo in rifugio.
Passano i mesi della "bella" stagione, ma dir appunto bella è un eufemismo: pioggia, freddo, neve che non si scioglie alle alte quote, ma bensì, che continua a cadere.
Nel ormai lontano 2012 mi son fatto un bellissimo trekking in giornata con Piva sul massiccio del Canin. Quei posti mi son rimasti nel cuore come pochi altri, così ho proposto a Debora di ripercorrere lo stesso giro dormendo nel rifugio Gilberti.
Siccome noi siamo una coppia, anzi un trio, molto adventure, abbiamo optato per un bivacco.
Con nella mente i vari dubbi sui sentieri percorribili causa neve e frane, partiamo il venerdì mattina alle ore 7 verso Sella Nevea.
Alle 8:40 siamo sul posto.
Il sentiero 636 ci condurrà fino al rifugio Gilberti, regalandoci splendidi panorami sul altopiano del Montasio






Poco prima del rifugio facciamo pausa pranzo.
Poco tempo e ripartiamo, il bivacco è ancora lontano.
Dopo il rifugio passiamo sul nevaio sotto Sella Bila Pec.
Eccoci sulla sella.






Anche qui facciamo una piccola sosta; ripartiamo subito.






Capre selvatiche ci ostacolano il passaggio, ma il semplice cane nero ci libera la via.


Molti nevai ci rendono i passaggi difficili ma noi non ci arrendiamo.
Alle 17:30 arriviamo al bivacco. Stanchi, anzi stanchissimi, ma ne ha valso la pena. Il tramonto è un qualcosa di magico.




Al bivacco non siamo soli: ci son un gruppo di speloelogi di Trieste e una formidabile coppia di ragazzi di Bologna.
Si chiacchiera del più e del meno, ceniamo e ci mettiamo in "busta". La sveglia la fissiamo alle 4:30 sperando di vedere un' alba mozzafiato.
Durante la notte non si dorme un gran che: c'è chi russa, chi si muove, insomma, dormiamo pochissimo.
Mi sveglio verso le 4:10: attraverso la finestrella sulla porta noto che fuori è ancora notte: strano penso.
Ci tiriamo su e piano piano senza svegliare gli altri usciamo.
Fuori sembra di essere sul Karakorum, come suggerisce qualcuno!




Fà freddissimo, tira un vento gelido e non si vede niente.
Facciamo colazione velocemente. Dopodichè prepariamo gli zaini e ripartiamo.




Strada facendo esce un debole sole che ci scalda a malapena.
Scendiamo fino a Casera Goriuda dove facciamo pausa.



Siamo distrutti.
Piano piano, passo dopo passo, risaliamo i 250m di dislivello che il sentiero ci obbliga per arrivare a Sella Nevea. Sono metri interminabili. Arriviamo allo scollino e siamo strafelici: da qui tutta discesa fino l' auto...tutta discesa. Una massacrante discesa!
Alle 11:20 siamo all' auto.
Abbiamo i piedi doloranti, le gambe distrutte, ma siamo felici. Abbiamo passato due giorni memorabili.
Abbiamo capito che ce la possiamo fare a far di più, è alla nostra portata tutto questo e siamo contenti, anzi contentissimi di questo!
Ed ecco a voi il video eccezzionale!