Il mondo dei 4 zampe

In questa pagina racconterò episodi ed esperienze fatte che ci hanno consentito di conoscere meglio questo mondo. Non darò consigli, ognuno è libero di fare e di comportarsi come meglio crede, dirò semplicemente la mia opinione in merito.

LA RICERCA DI PIVA

Noi, come già detto in "chi siamo", volevamo un compagno/a da trovare in canile, da "salvare". Brutto questo termine anche perchè in molti canili, cani e gatti vivono in condizioni migliori di tante case.
Nei canili della zona non c' erano cucciolate di taglie medio-grandi, così la ricerca è continuata sul web, dove la Debora ha trovato l' annuncio.

I PRIMI SBAGLI

Appena presa, Piva aveva 2 mesi. La nostra intenzione era quella di tenerla in casa quando eravamo a lavoro, anche se la casa che abitavamo aveva un giardino.
Il secondo giorno, il nostro vicino si lamenta che la cagnetta piange, addirittura l' aveva registrata. Noi, ancora ignoranti in termini di legge e animali domestici, abbiamo così lasciato Piva in giardino nelle ore in cui eravamo a lavoro.
Errore da non fare!!! Eh si, chi pensa che lasciare il proprio cane in giardino libero di scorazzare qua e la sia la cosa migliore, si sbaglia, almeno così è stato per noi.
Lasciandola in giardino, il mio ex vicino di casa, insieme ai suoi nipoti, si è divertito un mondo a bagnarla con la pompa dell' acqua, lanciando sassi con la fionda, e infine anche petardi.
Bello lasciare il cane in giardino vero?
Non vi sto qui a raccontare tutte le vicende, non ne vale la pena, dico solo che, se come noi avete storie del genere, le forze dell' ordine vi potranno aiutare. Un grazie ai Carabinieri!
Comunque, nelle ore diurne il cane può abbaiare quanto vuole! Lo dice la legge:
Abbaiare è un diritto sacrosanto del cane, specie quando aiuta l’uomo nella difesa della sua proprietà. Lo ha stabilito il giudice del tribunale di Lanciano, Giancarlo De Filippis, a conclusione di un procedimento civile d’urgenza che ha visto «alla sbarra» due cani di Treglio, nel chietino, di proprietà di una famiglia del posto.

«I due cani erano accusati dai vicini di disturbare con il loro abbaio - racconta l’avvocato Andrea Cerrone, dottore di ricerca in tutela dei diritti fondamentali all’università di Teramo - ma il giudice ha stabilito che i cani hanno tutto il diritto di abbaiare, specie se qualcuno o qualcosa di avvicina al loro territorio di riferimento e purchè non si superi la soglia di tollerabilità stabilita nel codice. I cani - aggiunge - svolgono una funzione importante nel caso in questione, abitando la famiglia in campagna, sono una sorta di predecessori delle sirene degli antifurti vivente e senziente - sottolinea Cerrone - il diritto va sempre più estendendo la sua sfera di interesse verso gli animali e questa ordinanza ne è una testimonianza».
Tratto dalla Stampa.it

Detto questo i problemi non finiscono qui: i traumi psicologici causati da queste disavventure non sono stati facili da curare, e ci siamo riusciti solo in parte: all' inizio piva abbaiava e ringhiava a tutti i bambini e signori anziani con il cappello. Grazie al figlio di un' amica, giocando piano piano ogni giorno per mesi con lui, piano piano questa "fobia" le è passata. Con tutti i signori anziani con un cappello purtroppo Piva ha una paura pazzesca: addirittura con mio padre che vede un giorno si e uno no, ha paura, non si lascia avvicinare, e tenta sempre di nascondersi dietro di me.

SOCIALIZZAZIONE

Anche qui noi abbiamo sbagliato! All' inizio Piva ha giocato solo con l' altra cagna nel giardino in comune della nostra ex casa. Perchè sbagliato? Perchè purtroppo questa povera bestiola non è mai stata vaccinata ne tanto meno sterilizzata, mai portata fuori di casa a passeggio, insomma, è piena di energia repressa: questa energia è come il nostro nervosismo. Quando siamo nervosi noi in casa e non abbiamo la possibilità di andare via, ce la prendiamo con chi sta vicino di noi, è normale. Quante volte per motivi magari esterni, litighiamo con un nostro convivente? A me succede.
E nei cani è uguale, il nervosismo viene trasmesso se non sfogato: e non l' ho letto o sentito da qualche parte, l' ho testato.
Le prime volte che portavamo a passeggio Piva, dopo che era stata ore a contatto con questa altra cagna, appena incontrava un altro cane, abbaiava, ringhiava, nessun suo simile si poteva avvicinare.
Perchè? Beh, semplicemente perchè lei sapeva solo fare quello quando vedeva altri cani, perchè l' altra cagna abbaiava a tutti i cani che passavano davanti al portone e Piva le andava dietro.
Una sera andiamo a prendere le pizze, e, intanto che si fanno, non sapendo che fare, andiamo a piedi al parco vicino e incontriamo una decina di 4 zampe con i loro pardoni, tutti liberi che giocano insieme: fantastico! Così liberiamo Piva....una ringhiata continua!
Così, scopriamo gli amici dell' area verde di Ronchi dei Legionari! Da quella sera, praticamente ogni giorno, abbiamo fatto socializzare Piva. Mese dopo mese è migliorata, nel aprocciare e giocare con i suoi amici. Adesso non vede l' ora di farsi qualche corsa con loro!
Qualche volta siamo andati anche sull' Isonzo ( fiume con parco qua vicino ) tutti insieme, un 'esperienza fantastica!



Ecco, fra un pò è ora di andare al parco!
I nostri amici hanno bisogno di socializzare, sempre tenendoli sotto controllo, magari e se possibile nelle aree apposite. Questo favorisce molte cose, dallo sfogo fisico che il cane ha giocando, al semplice sapersi approcciare con i loro simili.

SUBITO OVUNQUE

Per evitare che il nostro ex-vicino di casa facesse qualche dispetto a Piva, e, perchè lei non "disturbasse" l' abbiamo da subito portata via con noi da tutte le parti.
Noi non lo sapevamo ma stavamo facendo benissimo: star da subito in posti particolari come un ufficio di assicurazione o in un centro commerciale ha fatto si che vedesse "normali" certi rumori, luci, e soprattutto stesse tranquilla in posti affollati.
Quando siamo fuori di casa per sbrigare commissioni, con lei non ci son problemi: sa quando è il momento di fare i bisogni, sa quando deve aspettare, sa che dopo ci sarà un momento di gioco e relax.
Forse il nostro "trucco" è stato che subito dopo aver fatto qualcosa di "noioso" per lei, siamo andati al parco, sul fiume, per farla divertire.

IN CAMPEGGIO

Arriva l' estate e come ogni anno andiamo a trascorrere qualche giorno in campeggio. Le ultime 2 estatti siamo stati a Pozza di Fassa: posto stupendo per fare un pò di trekking.


Pensiamo subito che per Piva sarà fantastico, che ci divertiremo un mondo.
Così, come piace fare a me, m' informo delle norme vigenti sui 4 zampe in Trentino. E qui mi son un pò spaventato, perchè nel web ho trovato molte info a riguardo, molte delle quali non ci son piaciute per niente.
In tutti i locali pubblici il cane deve star al guinzaglio ( giusto, per rispettare tutti ), e dalle medie taglie in su con la museruola ( sbagliato! Mettetevela voi la museruola!). Per posti pubblici intendono un pò tutto, dai bar, alle funivie. Che poi le persone che ci lavorino chiudano un occhio perchè più intelligenti di coloro hanno dettato queste norme non mi consola del tutto.
Questo ci ha un pò scoraggiato e l' idea di dover mettere la museruola a Piva ci ha fatto riflettere su tutta la vacanza. Che facciamo? Rischiamo? E se poi passiamo le giornate a mettere e togliere sto affare a Piva?
No, meglio cambiare meta.
Così optiamo per Sappada e il suo piccolo ma accogliente campeggio. Telefoniamo per prenotare la piazzola, e subito chiedo se per i 4 zampe ci son problemi....." ma no figurati, anzi avete un campo per farla correre".
Beh....andiamo a vedere sto camping va!
A dir la verità io l' anno prima ci avevo trascorso una notte col mio amico Matteo, ma solo toccata e fuga in una 2 giorni di trekking.
Ecco un pò di foto della 2 giorni che è servita principalmente a farci "testare" Piva in tenda...
Subito ha trovato amici!
Il tempo non ci perdona ma chissenefrega! Noi ci divertiamo comuqnue!
Il mondo dei legnetti! La catasta di lagna da ardere!
 
Anche la grandinde di notte!
Ma Piva stava tranquilla nel cuscino della sua cuccia di casa!
Che dire?
Che in questo camping ci siamo tornati anche a settembre dove putroppo Piva aveva la tosse e così ci siamo fatti 3 giorni di relax senza farla affaticare troppo.
Dopo di che ci siamo tornati al 6 gennaio nell' escursione della Valvisdende e i proprietari, splendide persone, ci hanno subito chiesto di Piva!
Eh si, ci torneremo e non vediamo l' ora!
Nelle vacanze con i nostri amici dobbiamo tener conto di molte cose, informarci tramite uffici turistici o meglio ancora nel web, dove si trovano testimonianze in prima persona.
Fare le dovute soste in auto, e portare un posto dove dormirà il nostro compagno che a lui sia già conosciuto. Come cibo, il solito, magari quello più appetitoso per farlo star felice.
Per noi non son stati sacrifici, anzi, ci siamo divertiti un mondo!

15 commenti:

  1. Bravissimi! Piva è veramente fortunata con due padroni così!!

    P.S. io la casa dei vicini l'avrei bruciata il giorno stesso!!

    RispondiElimina
  2. Non potete pensare che lasciare il cane in giardino sia un'errore, l'errore è l'ignoranza del tuo vicino !!!!
    Un saluto e una carezza a Piva !!

    Macchiaonline

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si hai ragione, ma nel nostro caso è stato uno sbaglio.

      Elimina
  3. Ciao! Per quel che riguarda il Trentino, volevo dirvi di andare tranquillamente, noi sono già due anni di seguito che andiamo con la pelosa, ed è sempre stata un'esperienza fantastica, tutti disponibilissimi e soprattutto mai messa la museruola ne nei locali e ne negli impianti di risalita!!

    RispondiElimina
  4. Buono a sapersi perchè la Val di Fassa mi manca troppo!

    RispondiElimina
  5. Complimenti per il blog e il vostro rapporto con la splendida Piva.
    Tornerò spesso a leggervi!

    RispondiElimina
  6. Cari Emanuele, Debora e Piva,

    Vedo che la spassate, benissimo! Complimenti per le splendide passeggiate in montagna e complimenti perchè avete fermamente deciso di trascorrere tutte le vostre avventure con Piva.

    c'è una soddisfazione particolare nello scalare vette insieme ad un compagno a 4 zampe, si crea e si rafforza un legame unico!

    Da oggi seguirò il vostro blog.

    Un carissimo saluto da Luigi e Melody!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille! Ho appena visto il tuo sito...anche voi non scherzate, bravi! Anche io ti seguirò!

      Elimina
  7. Bellissimo BLOG , vi leggero' spesso !!! complimenti! ..una carezza a Piva, . Luca

    RispondiElimina
  8. Ciao Debora, Emanuele e Piva!
    Mi chiamo Selena.
    Sto curiosando da mesi sul web cercando di capire se potrei adottare un cucciolo. Mi piacerebbe tantissimo fare come voi, passeggiate io e lui in montagna, scampagnate... Ma quando lavoro? Voi come gestite Piva?
    Ho paura di non far star bene il mio nuovo amico e questo mi blocca. Non voglio certo nuocere al mio cane per un egoismo tutto mio! Mi dareste qualche consiglio?
    Grazie in anticipo! Salutoni a tutti e 3! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' ovvio che essere in due facilita le cose.
      Dopo questa premessa ti spiego come si svolge una giornata tipo con Piva e con noi che lavoriamo.
      Sveglia alle 5:00, colazione veloce io vado a lavoro, la Debora esce con Piva per la passeggiata mattutina. Non serve solo a far i bisognini, ma soprattutto a far correre un pò Piva, così si sfoga un pò. La passeggiatina varia di durata da mezz' ora all' ora circa. Piva in media rimane sola a casa 6-7 ore, mai di più. Una volta 9 ore mi pare a causa di disguidi.
      Quando io lavoro di pomeriggio, invece, ci alziamo più tardi e Piva la porto fuori io la mattina verso le 8:00- 8:30.
      La sera si esce verso le 18 circa, fino le 19:30 dove magari si gioca anche un pò con legnetti, pallinne, ecc.
      Per lasciarla sola a casa abbiamo adottato una tecnica, onde eviatare danni a mobili e litigate con vicini: l' abbiamo filamta con la videocamera scoprendo che piangeva. Così abbiamo cominciato a lasciarla solo in una stanza e non in tutta la casa, prima 10 minuti e tornavamo, poi 20...30...45...un ora due....tre...ecc. Penso che adesso potrebbe star sola anche un giorno intero che tanto dorme.
      Per altro chiedi pure, siamo qui!

      Elimina
    2. Grazie per la risposta!
      Mi sento già un po' più fiduciosa di poter riuscire a realizzare il mio desiderio!
      Io lavoro sempre dalle 16,30 all'1 quindi avrei buona parte della giornata da dedicare al mio futuro amico. Sto già cercando di abituarmi a non svegliarmi troppo tardi e forse il mio capo mi darà il permesso di portare il cane con me al lavoro... Ci stiamo organizzando! Tornerò di sicuro a consultarvi!
      Grazie ancora! :)

      Elimina
  9. Salve ragazzi e complimentoni...
    una domanda un po' piu' tecnica..
    vi e' mai capitato di dover affrontare delle vie ferrate o simili anche brevi con il cane? se si come l'avete assicurata a voi?..mi pongo il problema in quanto vorrei fare un'escursione con il mio cane .. ma nell'itinerario mi trovero' un passaggio breve in ferrata e appendere il cane per la pettorina ? .. grazie e rinnovo i complimenti per il vostro stile...un abbraccio andrea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao e scusa se ti rispondo solo adesso: allora, la cosa non è così facile. Anche noi prima di intraprendere itinerari cerchiamo di capire se punti segnalati con le famose crocette sulle cartine(vie ferrate), sono semplici cavi di acciaio, dove tenersi più per farsi coraggio che per necessità, oppure se le crocette son qualcosa di più, scalini, pioli, parete verticale con cavo dove agganciarsi con moschettone e imbrago.
      Noi per ora non abbiamo mai avuto il bisogno di assicurare Piva a noi, questo perchè lei è tutta la vita che va su e giu per sentieri più o meno difficili. Nello zaino comunque non mancano mai 10 metri di paracord e la sua imbragatura.
      Mi ricordo due episodi cruciali su questo tema: il primo sul monte Chiampion dove c'è un tratto di ferrata, il passo della Signorina. Ero preoccupato prima di raggiungerlo, pensavo come fare con Piva, come l 'avrei assicurata tra me e il mio amico Matteo.
      Mi ero preoccupato giustamente, il sentiero era stretto, strapiombante, e ghiaioso. Uno sbaglio e via giu per 500 metri.
      Quando arrivai al primo pezzo di ferrata, Piva l' aveva già passata tutta e ci guardava dall' altra parte della cresta quasi con sguardo da diva.
      http://4zampeoutdoor.blogspot.it/2013/01/monte-chiampion.html
      Il secondo episodio fù sul monte Peralba.
      Dalla vetta scendemmo dal versante est. Arrivammo all' inizio del canalino attrezzato e Piva annusava l' aria e guardava in basso, si sedeva, si alzava, stava dietro di noi. Aveva paura. Lasciai la corda nello zaino, perchè mettergli ancora pressione psicologica addosso non avrebbe favorito. Giocai sulla fiducia: lei si fida di noi. Così iniziai a scendere io per primo, passo dopo passo e lei al mio piede. così passammo tutta la parte attrezzata.
      http://4zampeoutdoor.blogspot.it/2012/10/monte-peralba.html

      Elimina
  10. ...si effettivamente ho notato anche io che in alcune occasioni non mettere pressione psicologica al cane è la cosa migliore...cmq propenderò per l'acquisizione più dettagliata possibile di info sui percorsi ... poi un minimo di ulteriore corda.. grazie +++

    RispondiElimina