domenica 20 ottobre 2013

Anello del bivacco Lomasti

Sono passati quasi due mesi dall' ultima "sfaticata", tra un impegno e l' altro, lavori di casa, e lavoro non abbiamo avuto molto tempo da dedicare a noi stessi.
Secondo me, in qualche modo, ormai siamo drogati di quote alte: noi stiamo bene a 2000m dove non c'è casino, dove l' uomo s' inchina davanti alla natura, dove le correnti ascensionali fanno volare gli uccelli senza fatica, dove il vento non soffia ma canta sulle rocce, dove il cuore ci batte e ci fa sentire vivi.
Sabato mattina ore 7:00 suona la sveglia, colazione rapida per tutti, una lavata, ci vestiamo, carichiamo l' auto e partiamo: direzione Pontebba!
Usciamo dall' autostrada proprio a Pontebba e cominciamo a salire il passo del Cason di Lanza.
Alle 9:30 circa siamo sul posto, la giornata è fantastica, anche se fa un po' freddino...



Mentre consultiamo la cartina esce la signora che gestisce il rifugio; gentilmente ci chiede dove siamo diretti, scambiamo quattro chiacchiere e ci salutiamo, restando che al ritorno ci fermeremo a bere una birretta da lei per segnalare che siamo riusciti a percorrere il nostro itinerario.
Sentiero dell' amicizia o cai 439 fino casera di Val Dolce...






Arrivati alla casera diamo un' occhiata al suo interno: molto ben tenuta devo dire, molto accogliente.
Continuiamo senza perder troppo tempo, adesso s' inizia a far sul serio: raggiungeremo quota 1900m circa dove ci attaccheremo al sentiero denominato "traversata carnica".





Bellissimo sentiero tutto in quota che ci porta fino alla Sella di Aip sul confine austriaco vicino al passo Pramollo.



Sulla sella di Aip soffia un vento fortissimo e tutti gli alati si divertono a fare evoluzioni in aria.
Poco tempo per ammirare il panorama, il vento è troppo forte: scendiamo di corsa a ripararci al bivacco Lomasti.



Molto ben tenuto devo dire: leggiamo un po' del libro firme e scopriamo che da novembre 2012 fino a giugno 2013 non è passato nessuno. Presumo a causa della neve alta.
Mangiamo riparati dal vento, ci rilassiamo un po' e ripartiamo in discesa per la Valle di Aip, sentiero 440 che scende direttamente dal bivacco. Pochi segni sui sassi ci fanno perdere il sentiero. Per fortuna la Debora avvista un sasso con la scritta sbiadita 440 che ci fa riprendere la retta via.
Arriviamo alla Casera di Aip dove ci fermiamo un po': è un posto fantastico, non ci son parole...anzi si...pace...si la sensazione che mi ha regalato è quella di pace interiore, un misto di relax nel silenzio del vento.


Riprendiamo il nostro cammino attraversando i prati che ospitano i pascoli nel periodo estivo e poi giù in picchiata verso la casera Caserute. Qui il sentiero si fa impegnativo: qualche tratto attrezzato e l' esposizione rendono la discesa lenta. Sconsiglio di praticare questo sentiero dopo forti piogge o durante temporali.


Arriviamo alla Casera, che praticamente è sulla strada che porta al passo Cason di Lanza, quota 1360m...il passo 1525m...altra salita!
Alle 17 circa siamo all' auto, ci cambiamo gli scarponi e andiamo a salutare la signora del rifugio...e a bere una meritata birra!


Un saluto da Emanuele Debora e un bau da Piva!

Il percorso fatto