martedì 3 marzo 2015

Malga Pramosio

Il video


A volte non serve molto per passare una bella giornata.
Avevamo voglia di una semplice passeggiata, nulla di faticoso, lungo, o impegnativo. Così cominciamo a cercare sulle cartine strade forestali che ci portino ad un qualcosa dove ripararci per mangiarci il panino. Il tutto senza dislivelli importanti.
Così sbuca fuori dal web Malga Pramosio; la strada bianca parte da Laipacco, paesino, o meglio frazione di Timau.
Siamo in alta Carnia, proprio sul confine tra Italia e Austria, praticamente nel versante opposto della vallata dall' altra escursione sul Marinelli.
Partiamo a quota 850m dove lasciamo l' auto proprio sotto il cartello che ci indica che siamo nel parco della foresta di Pramosio...




Il bosco è molto bello, e quasi subito facciamo il primo di una serie di incontri con la fauna del posto, caprioli e cervi.
Piva alza le orecchie e punta una direzione, fà qualche passo in avanti, la chiamo e lei prontamente viene da me. Un branco di 4 caprioli o cervi, la distanza era molta, e in mezzo alla vegetazione riconoscerli per noi era impossibile. Non ne abbiamo le capacità.
Poco dopo impronte sulla neve, piccole, presumo di capriolo, e grandi, come una mano, di cervo penso.
A quota 1300 metri comincia a farsi vedere la neve in maniera più consistente...






Anche il panorama intorno a noi comincia ad aprirsi e ci regala bei paesaggi. Con il binocolo riesco a vedere il rifugio Marinelli, meta della nostra precedente escursione.
Facciamo pausa merenda e ripartiamo in tutta calma. Oggi il nostro obiettivo è il relax generale.
Saliamo ripidi tornanti e sbuchiamo fuori dal bosco, per incanto la vegetazione sparisce e ci regala una visuale immensa sulla malga che ai noistri occhi sembra più un villaggio medioevale...




Arriviamo alla malga, e, dopo averla perlustrada in lungo e in largo, ci mettiamo in un punto che ci copre dal vento a mangiare il panino.
Questo posto è un paradiso d' inverno: la pace che c'è qui è un qualcosa di magico.










Nuvole nere ci stanno venendo incontro da ovest così decidiamo di scendere subito per evitare di prenderci la pioggia. Peccato, se non ci sarebbe stato vento e le nuvole penso che ci saremo fatti anche una pennichella sulle panche al sole.
Così, ci rimettiamo gli zaini in spalla e piano piano cominciamo a scendere: arriveremo all' auto verso le 15.
Quello che cercavamo l' abbiamo trovato, ci siamo rilassati, Pivetti ha corso, giocato, esplorato, ha fatto il cane insomma!
Alla prossima!

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