lunedì 9 dicembre 2013

Monte Sabotin: da Solkan costeggiando la ferrovia...

Eccoci qui a raccontarvi la nostra ultima gita sul monte Sabotino in territorio Sloveno: ci eravamo già stati questa primavera, salendo e scendendo per la via principale.

Sabato mattina ci svegliamo con calma. Facciamo lentamente colazione, guardando fuori dalla finestra la pioggia cadere lenta.
Usciamo a fare la passeggiatina con Piva, anche a lei la pioggia non piace e, tra uno starnuto e l' altro, dopo aver fatto i bisognini, ce ne torniamo a casa.
Altro caffè: io e la Debora non riusciamo a starcene a casa a poltrire sul divano, così, cominciano a venir fuori delle idee sul come impegnare la giornata.
Di far km in auto non se ne parla così pensiamo alla vicina Slovenia: poco dopo mi ricordo di un giro ad anello sul vicino monte Sabotino.
Così, in men che non si dica, siamo in auto, direzione Nova Gorica.
Parcheggiamo subito sopra i tornanti di Solkan e, invece di salire subito come la scorsa volta, scendiamo in direzione del fiume Isonzo.

Ecco il giro che andremo a percorrere


Niente di che, ma ci regalerà tante emozioni!



Piva corre felice con i suoi legnetti mentre una leggera pioggia cade su di noi, ma non dà fastidio. Le nubi basse rendono l' atmosfera magica.
Arriviamo all' attacco del sentiero che ci porterà in cima al Sabotin: via, è ora di far un pò di fatica!




Tra tornanti saliamo fino le trincee. I panorami non mancano sulla valle dell' Isonzo.



Entriamo in una galleria e sbuchiamo sul versante che guarda l' Italia: il rifugio è aperto! Benone! Ora una buona birra e un piatto caldo.



Dopo esserci rifocillati per bene ridiscendiamo per il versante Italiano.
Finalmente a metà discesa il sole viene fuori e, con i suoi deboli raggi, ci fà godere dei colori che solo il carso sà dare in autunno.


Alle 16 circa siamo all' auto: che dire?
Non serve andare chissà dove per passare una bella giornata!

Il filmato dell' escursione
Buona visione!



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