Data: 16-06-2012
Regione e provincia: Fiuli-Udine
Località di partenza:
rifugio Tolazzi
Località di arrivo: rifugio Tolazzi
Tempo di percorrenza:
9h
Chilometri: 15 circa
Grado di difficoltà: E-EE
Descrizione delle
difficoltà: Prima del passo la ferrata è dismessa, il cavo non è
ancorato
Periodo consigliato: estate-autunno
Segnaletica: cai 144
Dislivello in salita: 900
Dislivello in
discesa: 900
Quota massima: 2238
Accesso stradale: Da forni avoltri
seguire la strada per Collina, e poi per il rifugio Tolazzi
Descrizione
Cercando un posto per fare una 2 giorni
in tenda, così è nata questa escurione.
Cercavo il classico scenario con lago
alpino e un pò di radure pianeggianti, e che non disti troppe ore di auto da
casa.
Così guardando le cartine trovo questo lago "Volaia" in territorio
austriaco. In internet trovo molte immagini del lago e del M.Coglians che lo
sovrasta (2780m).Beh, a questo punto si parte per perlustrare la zona! La
sveglia suona alle 6:20 ma non ce la possiamo fare...Piva invece si, ci travolge
con salti ed effusioni, così ci alziamo. Facciamo una ricca colazione a base di
marmellata fatta in casa, pane intergale e anche una brioche. Piva si mangia ben
10 biscottini, si vede che anche lei sapeva quello che ci
aspettava!
Prepariamo gli zaini ( il mio è nuovo! Ferrino Durance 30 con
schienale D.n.s.! Eheh, non vedevo l' ora di provarlo! ), e alle 7 e qualcosa si
parte,
direzione Forni Avoltri-Collina-rifugio Tolazzi dove c'è un ampio
parcheggio. Arriviamo alle 9 circa: il parcheggio seppur grande è già mezzo
pieno.
Via, scarponi ai piedi, zaini in spalla....si parte!
Il sentiero 144 nella prima parte è una strada forestale con
fondo ghiaioso abbastanza ben battuto, fino quota 1600m circa
L'
ombra ragalata dai pini ci fà respirare un aria frizzante, profumi di legna e
sottobosco umido ci fanno stare bene.
La
temperatura è di 12 gradi e il pile sta bene addosso. Saliamo e di tanto in
tanto il panorama si apre verso l' abitato di Collina...
Guardando
in alto possiamo già intravedere la forcella dove è situato il lago e sulla
destra il massicco del Coglians...
Saliamo
per tornanti, tra zone di ombra, zone soleggiate e qualche guadino del Rio
Landri...
Si
sale, il sentiero comincia a farsi più avventuroso, tra roccette ricche di pino
mugo, il sole ormai è spuntato dal Coglians...
Poco
prima della forcella ci regaliamo un momento di sosta per far bere Piva e
mangiarci una barretta....
Saliamo
ancora, quota 1900 circa, le marmotte fischiano sulle rocce, la Debora fà un
book fotografico...
Manca
ancora poco...
Passiamo
il rifugio Lambertenghi Romanin che nasconde il lago ed ecco cosa compare
davanti ai nostri occhi!
Il
lago è stupendo, le foto non riescono a dare l' idea di quanto grande sia. Ci
sediamo vicini alla sponda a contemplare la natura: a mio avviso non
esiste
"artista" più bravo. I colori, uniti agli odori, rumori...stupendo!
Tiriamo
fuori i panini e facciamo una lunga sosta mentre Piva si diverte a fare l'
esibizionista in acqua: gruppi di persone si fermano e la indicano
dicendo:"
guarda quel cane come nuota nel lago! Ma non ha freddo?"
Oltre
ad essere un super cane alpino, ci è stato detto che potremmo farla diventare
cane da soccorso in acqua! Vabbè, Piva è troppa roba!
Dopo un ora di relax,
raggiungiamo il rifugio austriaco ( in ristrutturazione) e ammiriamo il gruppo
del Monte Volaia...
Saliamo
puntando il passo della Valentina: il Coglians sulla destra, queste distese di
erba e il cielo tinto di un blu eccezionale...che bene che ci fa
stare tutto
ciò!
Anche
Piva ammira la natura...
Raggiunta
quota 2240m, proseguiamo per il passo della Valentina...
Qui
il sentiero è proprio adventure! é una ferrata dismessa ovvero una volta c' era
il cavo d' acciao...ora no...
Piva
in certi passaggi ce la siamo passata perchè non è ancora uno stambecco: mi ha
fatto molto piacere constatare che vede il rischio, capisce
quando deve
fermarsi, e soprattutto si fà aiutare senza problemi, anzi, ci salta in braccio,
cosa che mi fà veramente piacere: si fida cecamente di
noi...come noi di
lei!
Arriviamo al passo della Valentina: in questa forcella l' aria fredda
proveniente dal Coglians si incanala dando origine a venti gelidi e
fortissimi.
Una coppia di austriaci insieme al loro cane da vita a questa
foto...
Erano
troppo belli tutti e 3, non potevo non fotografarli!
Non sostiamo molto
perchè il vento è davvero forte. Scendiamo per il nevaio fino a raggiungere
nuovamente il lago volaia...
Al
lago l' orologio segna le 16 circa, entriamo al rifugio Lambertenghi per
prendere delle bottigliette d' acqua visto che siamo rimasti veramente a
corto.
Bene, per la discesa al rifugio Tolazzi dove è parcheggiata l'
auto faremo lo stesso sentiero con una breve deviazione sul sentiero del
Cramars, che
non è nient altro che una scorciatoia per evitare la strada
forestale.
Alle 18 siamo in auto, ustionati dal sole, stanchi morti ma felici
di questa bellissima giornata!
Alle 19:30 siamo a casa pronti per una buona
pizza e 2 belle birrazze!
Conclusione: E' un posto fantastico per fare una 2
giorni in tenda! Nella zona prima del Passo della Valentina ci son radure
pianeggianti dove è
possibile piazzare le tende, la quota di 2200m non
favorisce il legname per un fuoco, ma vabbè, faremo a meno. Io, Debora e Piva
abbiamo già visto
che sarebbe bello partire dalla tenda verso le 4 del
mattino per raggiungere una cima poco distante (Rauchkofel 2460m ) per gustarci
le luci dell' alba. Non vedo ' ora!
Lo zaino si è comportato benissimo, lo schienale mi piace. Son
sempre stato contrario a questi schienali aerati, invece sono una manna d'
estate. Finalemente la cintura scarica il peso sulle anche: nulla da togliere ai
quuechua che ho, zaini validi, ma non tornerò più indietro. Spendendo qualcosa
in più si gode molto di più.
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