Quest' anno in regione hanno aperto nuovi rifugi alpini, uno tra questi il Fabiani. Situato in una conca a quota 1540m s.l.m., circondato da cime non altissime, 2000, 2100m, offre la possibilità di numerose escursioni, di vario genere. Dalla gita con bimbi in giornata a escursioni ben più lunghe, magari usando lo stesso come base per dormire e mangiare.
Il nostro percorso
Come di consueto, mi metto alla ricerca dei possibili anelli da farsi in loco, calcolo chilometri che saranno da percorrere e il dislivello. Tutto per capire se è realmente fattibile o no.
Trovo un bellissimo anello sul sito ormai che per noi è un must, SentieriNatura, 9,5km per un dislivello di circa 600 metri.
Beh, non è tanto ma nemmeno poco, la Nicole e il relativo zaino sono circa 15 kg, quindi le gambe faranno un bel lavoro!
La sveglia suona alle 7:00, colazione, ci laviamo, ci vestiamo, prendiamo gli zaini che abbiamo già preparato e li carichiamo in auto. Alle 7:45 partiamo...bravissimi, tutto fila al meglio, compreso il meteo, fantastico!
La strada scorre, Nicole gioca, Piva dorme io e Debora ce la godiamo già!
Arriviamo in quel di Paularo verso le 9 e veniamo bloccati da una gara ciclistica: pazienza, aspettiamo e verso le 10:45 arrviamo al punto di partenza presso la Casera Ramaz,
Zaino in spalla con nicole, legnetto per super Piva e si parte. La strada forestale sale subito ripida...
,,,e il caldo si fà sentire. Per fortuna le zone di ombra non mancano, molti ruscelli scendono e Piva si fà bagni appena può.
Ripidi tornanti ci fanno salire velocemente di quota, e tra gli alberi i panorami che si aprono sono immensi...
Durante il sentiero incontriamo una coppia di escursionisti e iniziamo a chiacchierare di montagne e sentieri mentre saliamo. Fabrizio e Sabrina risultano essere una piacevole compagnia...
...e insieme, camminiamo lungo il sentiero chiacchierando, mentre Nicole dorme.
Avvistiamo il rifugio ed è proprio come me lo aspettavo....stupendo!
Subito senza esitare ci sediamo tutti insieme ad un tavolo e ordiniamo da bere. Ci sono molti altri escursionisti e questo mi riempie di gioia; la nostra regione è stupenda e merita di essere apprezzata.
Mangiamo dei piatti fantastici e ci godiamo il meritato riposo.
Ce ne stiamo seduti fino le 14:30 circa, poi con la cartina studiamo il rientro e decidiamo per la via alta, quella che passa per Casera Lodin, circa 120 m di quota più su di noi ora.
Ma si dai che il meteo è dalla nostra e sarà un bel giro! Zaini in spalla, salutiamo e partiamo.
La strada forestale sale per poi dare spazio ad un sentiero che si inerpica nei prati fioriti, lasciando spazio a panorami mozzafiato...
Raggiungiamo la casera e capiamo che i sentieri qua su sono poco battuti o, per lo meno, quest' anno siamo tra i primi. L' erba è molto alta e facciamo un pò di fatica a stare sul sentiero.
i 6 della grande avventura!
Subito dopo la casera inizierà un lunghissimo "calvario" per tutti noi. Per prima il sentiero non battuto con erba alta metri, poi...poi circa 2 ore di attraversamento foresta abbattuta da slavine.
Si proprio così, nel filmato capirete meglio, una parte della dorsale del monte è interamente franata con tutti gli alberi il sentiero ecc.
Impossibile restare su una fantomatica traccia, decidiamo di scendere dietro le "orme" di un caprone che se ne stava tranquillo vicino a noi. La discesa risulta molto dura, soprattutto per me e Nicole dietro me. Mi ritornano in mente anni fà, quando andavo in palestra, e per essere più specifico gli "squat"! Si mi ricordo di quegli esercizi che ti facevano bruciare i quadricipiti per giorni dopo.... E' mercoledì sera mentre sto scrivendo e le gambe mi bruciano ancora!
Ma la montagna è anche questo, ti insegna a non mollare, ti insegna che quello che non ti distrugge ti fortifica, ti tempra perchè sei tu ed è lei, non ci sono scappatoie.
Così, piano piano scendiamo insieme al nostro amico caprone...
....fino a raggiungere la strada e le auto. Che gioia per tutti noi è stato quel momento! Eravamo esausti, tutti, compresa Nicole e Piva che sono state super tutte e due. Ci salutiamo e chissà che un domani non ci incontreremo di nuovo su un sentiero.
Alle 19:30 arriviamo a casa, stanchi ma felici.